Etnografia DigitaleLa SEO è cambiata, anzi, è stravolta! E chi perseguita ad utilizzare vecchie strategie corre davvero il rischio di morire (penalizzazioni). La SEO, oggi, si fa con i contenuti originali e di qualità prima di tutto, e poi con la diffusione di essi tramite i Social, un buon web design (responsive), l'autorità personale, la creatività e le relazioni.

Faccio un salto indietro, anno 2003.
Comincio a scrivere la mia tesi in antropologia culturale dedicata alla ricerca etnografica sul campo dagli albori fino ad oggi (per sintetizzare in maniera indegna!).

Le categorie di studio dell'antropologia culturale (clan, tribù, comunità, società) mi sembrano in un certo qual modo molto simili (ovviamente con le dovute traslazioni e distanze) ai concetti contemporanei di cerchia, gruppo, amico, fan o follower: costruzioni mentali astratte che strutturano l'essere sociale e la riconoscibilità sociale, e oggi, a differenza che in passato, la socialità passa molto "per l'online"... Inoltre l'antropologia ha da sempre avuto come propri oggetti di studio gli stretti legami che una certa "comunità" instaura con il cibo, il sesso, il gioco, la morte, la simbologia e il metafisico... e su questo direi che non ci siamo scostati quasi di un millimetro: i grandi temi sono comunque sempre e costantemente al centro dell'attenzione, della Storia e ... dei Social!

La ricerca etnografica ha consistito per anni nel cercare di calarsi nell'altrui realtà sociale (soprattutto di ricercatori bianchi in comunità indigene non bianche) per comprenderne strutturazioni, architetture e leggi, fino a quando non si è compreso che l'osservazione deve essere "partecipante", ovvero che ci vuole una lunga permanenza vicino all'altro per capirlo; c'è bisogno di apprendere la sua lingua e di "diventare uno di loro" se si vuole abbattere quella distanza osservatore/osservato che è insita in ogni rapporto tra studioso ed oggetto di studio, anche perchè, in un certo qual modo, lo studioso "contamina" con la propria presenza il mondo delle relazioni che cerca di comprendere, modificandole inevitabilmente in qualche grado.

Infine, col passare degli anni, l'alterità, l'oggetto dello studio, cessa di diventare "altro", "diverso", ma per merito dell'ibridazione e del mescolamento della razze, della globalizzazione, la stessa società dell'etnografo diventa l'oggetto di indagine. Etnografia metropolitana o della contemporaneità: chiamatela come preferite ma ciò segna un punto cruciale: lo studio deve indagare non più un oggetto puro ed esterno, ma deve rivolgere l'occhio indagatore verso se stesso, all'impuro, ai processi di ibridazione e contaminazione sociale.
I social network esprimono per loro stessa essenza e natura questo valore di contaminazione, di viralità: sono le relazioni al centro di un mondo senza confini!

Infine la ricerca bibliografica, intesa come studio delle fonti, dei volumi già esistenti che ci hanno preceduto, della Storia dei contenuti pubblicati sul quell'argomento. I libri meno conosciuti, che si trovano magari solo in piccole biblioteche di provincia, possono celare "preziosi segreti", ovvero contenuti ed informazioni quasi dimenticate, sicuramente sconosciute al web (o quasi), che improvvisamente vedono riacquisire tutta la loro carica informativa e relazionale.

In che modo tutto ciò può essere utile ad una strategia di inbound marketing?
A mio parere molto.

Le categorie antropologiche universali applicate ai gruppi umani possono aiutarci a comprendere i comportamenti Social(i) anche attuali e "virtuali".
La ricerca etnografica ci permette di calarci nella contemporaneità, di studiarne dall'interno "usi e costumi" (attraverso l'acquisizione di reperti/informazioni che possono essere testi, registrazioni audio, foto, immagini, dipinti, schemi, grafici...) per risalire poi ad alcune regole generali che ad essi soggiacciono. E non per niente oggi si parla di etnografia digitale o netnografia come disciplina strettamente legata al web marketing...
La ricerca bibliografica e lo studio di fonti dimenticate o poco note, possono svelarci informazioni che utilizzate nel web (ri)diventano innovative e potenzialmente ricche di viralità, relazioni e di ulteriori sviluppi...

Qui si fermano i miei spunti...
A voi trarne ancora ulteriori conseguenze :)
(...e se volete, potete condividerle tramite i commenti... per il "bene sociale" eheh!)


La Netnografia:

GooglePlus Author Profile : Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.