Il paradosso (provocatorio) di un buon posizionamento

Mi sono trovato in questi giorni a ragionare liberamente su un paradosso, che ovviamente non vale tout court per ogni attività che è sul web, ma che ad esempio, nel mio caso specifico (libero professionista in ambito web e marketing), potrebbe benissimo valere.

Prendiamo in esame i seguenti passaggi:
1) lavoro molto per posizionare bene il mio sito su google;
2) comincio a ricevere molte richieste di preventivi (di basso/medio budget);
3) i lavori vengono svolti e comincia il passa-parola, che a sua volta porta ulteriori progetti in modo esterno/estraneo al posizionamento ottenuto;
4) per svolgere i numerosi progetti si cerca la collaborazione di altri professionisti, e dunque si instaurano partnership che poi, per la proverbiale e non violabile "legge del cestino" (-> che recita pressapoco così: "affinchè l'amicizia si mantenga, un panierino vada e uno venga!"), alimenteranno un'altra via di ottenimento di lavori ancora una volta esterna/estranea al posizionamento del nostro sito nelle serp;
5) se lavoriamo bene, il passa-parola e le collaborazioni ci porteranno verso lavori ancora migliori, che impreziosiranno il nostro portfolio portandoci dunque verso nuovi progetti più ambiziosi...



... e in tutto ciò il posizionamento del nostro sito ha lentamente perduto tutta la sua inziale e fondamentale importanza.

Dunque, il paradosso è che:
il buon posizionamento raggiunge la sua massima realizzazione ed efficacia nel momento in cui non abbiamo più necessità di lui :)

E' ovvio che tale paradosso appena enunciato è molto provocatorio* ed è altrettanto ovvio che in moltissimi altri settori invece, essere costantemente ben posizionati, è la linfa vitale dell'attività. Su questo non ci piove e non ci sono dubbi.

Ma per attività localizzate, che possono basare la propria forza sulle relazioni e il passa-parola, il posizionamento è davvero strategicamente importante a mio parere solo nella "fase iniziale" di crescita (periodo variabile che può essere di 3, 4 o 5 anni); poi, una volta raggiunto un certo livello di notorietà, dobbiamo smettere di guardare se siamo in prima o in seconda pagina su Google e cercare di rafforzare i legami sul territorio, le partnership fidate, le occasioni di visibilità (eventi), di concentrarsi sul lavoro e la soddisfazione dei clienti (a proposito di questi punti, ho parlato di "social business" qui e qui).

Recensioni, social network e rapporti umani saranno a questo punto la vostra migliore promozione e potrete davvero dimenticarvi della posizione che occupa il vostro sito per quella keyword inizialmente tanto amata, cercata e forse un pò troppo sopravvalutata! :)


* la provocazione è insita nel fatto che un buon posizionamento può sempre e comunque portarci "buone nuove" da utenti che in qualche modo sono per la maggior parte targhettizzati, in quanto hanno interesse a muoversi in quell'ambito semantico di ricerche. Essere ben posizionati (come daltronde essere presenti in modo ottimale sui principali social networks) significa incrementare le possibilità del destino di farci incontrare sul commino nuove opportunità! E questo è anche il fascino del web, no?

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.