Creatività nel processo di Inbound MarketingOkey, è quasi un anno adesso che ne parliamo tutti in tutti i modi possibili.
La SEO ha attraversato la sua piccola "rivoluzione" interna: morti e feriti giacciono ancora sul campo (parlo dei siti penalizzati! Non amo molto le metafore con immagini belliche ma in questo caso si addiceva troppo bene... mi scuso comunque per l'utilizzo!) e adesso tutti conosciamo il Panda, il Penguin, l'Exact Match, che cosa si deve evitare di fare (azioni spinte di blackhat SEO) e che cosa è favorevole fare (Inbound Marketing: creazione di contenuti di valore, offerta di risorse rilevanti, puntare ad incrementare la propria Autorità, puntare sulla Fiducia e sulle Relazioni, utilizzare in modo appropriato i Social Network, offrire un'esperienza semplice, veloce, efficace ed incentrata sull'utente del nostro sito web, e puntare l'attenzione e il lavoro anche sul mobile).

Lo si può scrivere (e lo è stato fatto) in mille salse, accompagnato con ogni contorno o spezia (ecco, le metafore culinarie mi piacciono decisamente di più!), ma le ultime cose che ho elencato sono la summa dei punti nevralgici su cui dovremo concentrarci da un punto di vista SEO nel prossimo futuro.

Quindi, dando per assodato tutto ciò, a me piacerebbe, da qui in avanti, entrare più nel dettaglio di quali concetti queste azioni presuppongono e come fare a tradurli materialmente in azioni concrete, case history, elementi reali di successo.
Cosa significa che i contenuti creativi possono portare beneficio? Che cosa è creativo? E che cosa è Autorevole? Autorevolezza e Fiducia sono inestricabilmente legate o ci sono delle differenze?
Mi piacerebbe davvero, insieme a tutti gli interessati, entrare più nel merito di ogni espressione, dal generale al molto particolare e metterne in luce il suo reale valore nella concretezza della quotidianeità di chi si occupa tutti i giorni di queste problematiche.

Ad esempio, che cosa è sostanzialmente la creatività?
Wikipedia ha in merito una bella pagina: la radice sanscrita da cui tale termine nasce è KAR, e "KAR-TR" è "colui cha fa dal niente", il creatore, il demiurgo.
La definizione riportata più avanti di creatività ad opera di Poincaré è essenziale e precisa: "Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili".
Mi trova molto vicino, se per "utile" intendiamo anche un utile estetico, logico o emozionale. E' utile, a mio avviso, ciò che fa scoprire alla mente relazioni nuove prima invisibili e che generano dunque piacere di conoscenza, curiosità di approfondimento. Il surrealismo in tal senso credo abbia posto in maniera forte, rendendolo tangibile e visibile, questo nervo scoperto della creatività, questa sua essenzialità dirompente: rendere visibili e percepibili connessioni nuove e prima impensate.

Questo fatto del "prima", della conoscenza anteriore, della memoria, è davvero una fatto decisivo nella creatività: per essere veramente creativi si deve conoscere lo stato dell'arte, ciò che ci ha preceduto; bisogna mantenersi aggiornati, leggere, studiare e scandagliare il proprio ambito di ricerca il più possibile. Masticare ogni giorno le problematiche e non cessare mai di esserne affamato. Solo così poi, con l'applicazione quotidiana della mente e dello spirito a determinati argomenti, può scattare davvero la molla creativa. Anche l'allenamento a pensare "in un certo modo", ovvero ad un pensiero connettivo, relazionale, reticolare può a mio avviso incrementare la forza e la tensione creativa.

Ma come farla scaturire questa creatività e come utilizzarla in un processo di Inbound Marketing? Come metterla al servizio "di un servizio reale", che dovrà portare al cliente benefici tangibili e misurabili?
Per quanto detto prima, innanzitutto LA CONOSCENZA. Le INFORMAZIONI sono l'humus della creatività e più ne abbiamo a disposizione e più il nostro sviluppato e allenato pensiero laterale può portarci a partorire soluzioni nuove, impreviste, creative.
L'imperativo iniziale è dunque acquisire il massimo di informazioni possibili sull'attività del nostro cliente: intervista diretta, intervista a collaboratori, dipendenti, familiari, persone informate sul settore. Ricerca di fonti bibliografiche, letterarie, artistiche, giornalistiche, video su quell'argomento. Indagare la "memoria di quell'attività", la storia, come è nata, come si faceva prima, portare alla luce testimonianze. Anche la modalità di un'indagine etnografica potrebbe risultare importante.

Una volta che abbiamo a disposizione tutte le informazioni sulla nostra scrivania dobbiamo sforzarci di vederle in modo slegato, cercando di individuare una prospettiva nuova, un filo conduttore ancora invisibile che possa permetterci di CREARE una nuova storytelling, anche accostando i dati raccolti ad ambiti/concetti apparentemente molto distanti o addirittura apparentemente surreali (o perfino onirici). Tale apparente iniziale sur-realtà, se sapientemente costruita, sarà poi esperienza emozionale e coinvolgente per gli utenti, che attraverso "il racconto" comprenderanno l'unità di fondo del messaggio. E per divulgare "la nostra storia" (che prevederà una determinata nicchia di riferimento) abbiamo a disposizione il sito, il blog, i social, la creazione di video, di ebook, di gallerie fotografiche e di risorse di altro tipo, la creazione di eventi e/o la soddisfazione di alcuni bisogni.

La creatività, nell'INBOUND MARKETING, è quella scintilla in più che può renderci "conosciuti" agli occhi della nostra nicchia di utenti di riferimento per una determinata particolarità; può moltiplicare esponenzialmente la forza coinvolgente di un aspetto secondario, insolito, mai notato/divulgato prima o che avevamo sottovalutato.

E per voi, che cosa è la creatività?

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.