Un titolo che forse a molti può sembrare un paradosso. Ma come? Ai tempi di internet, dove si rincorre continuamente il contratto per l'adsl più veloce, in cui vogliamo essere costantemente connessi con il nostro smartphone da ogni dove e raggiungere tutti gli amici con un click... in questo mondo iperconnesso ed ultra-veloce, tu ci vieni ad elogiare la lentezza? Oltretutto da parte di un professionista che si occupa in prima persona di realizzazione siti web e servizi seo...?

Se credete che sia in preda ad un delirio pre-partenza ferie (sarò infatti a Madeira per un paio di settimane circa!), potete anche fermare qui la vostra lettura e tornare a rincorrere le lancette... quella dei secondi corre parecchio veloce! :)

Se invece almeno un minimo vi ho incuriosito, bhè, non vi resta che prendervi un po' di tempo e continuare nella lettura...

Alfio Presotto: Elogio della Lentezza

    (Alfio Presotto: Elogio della Lentezza)


La stesura di questo articolo scaturisce da un blogpost che ho letto in questi giorni (che ho già citato precedentemente, e dalla visione di un video di Robin Good su come creare contenuti di valore) e che mi hanno aiutato a dar forma e ad estrapolare un mio latente - e da qualche tempo persistente - pensiero.

Soldi, Tempo e Talento per avere successo sul webL'articolo apparso su Distilled ci dice sostanzialmente che non sempre, per fare buone campagne SEO/Inbound Marketing occorrono i soldi: abbiamo a disposizione almeno altri due beni: il talento e il tempo.
Detto che, vero talento e molti soldi sono affari di pochi, a tutti noi, per creare qualcosa che sia perlomeno di valore (meglio se straordinario!), non rimane che il TEMPO.
Direttamente o indirettamente ho visto molti avere "l'idea del secolo", imbandire la tavola in quattroEquattro=8 e poi..? Scomparire dalla faccia del web (e delle nostre memorie, più o meno collettive) nel giro di qualche mese...
E' mancato il fondamento del TEMPO.

Vuoi aprire un blog e scrivere articoli ogni giorno su ciò che riguarda il tuo business e ciò che gli gira intorno?
Benissimo! Molto probabilmente i primi articoli saranno belli, anche originali volendo; poi naturalmente (vi ricordo che sto parlando di me e della media delle persone che si cimenta in questo impegno) quel "frizzante" svanirà e si alterneranno articoli più o meno decenti e/o ben confezionati, che nelle migliori delle ipotesi porteranno traffico sul blog e qualche richiesta di preventivo dal sito. E' già un buon risultato, ma non è di questo che sto parlando.

Sto parlando di compiere un passo in più, di sganciarsi da questa logica e provare a correre per il sogno: creare risorse/articoli capaci di far parlare di noi, capaci di sbalordire, virali, straordinari, irripetibili. E magari più di uno.
E per fare questo occorre TEMPO: tempo in ricerche, raccolta fonti, letture e studio; tempo in strategia e scrittura; tempo in pubblicazione e presa in cura delle conseguenze; tempo per le analisi analitico/deduttive; tempo per ricominciare il ciclo da principio.

I grandi creatori della storia sono stati i più grandi e veggenti inbound marketer! :)
(Prendete questo paragone per quello che è, ovviamente: una ironica - e anche un pò grottesca e surreale - assurdità, con un piccolo fondamento di verità! Ma io, è proprio quella che vi inviterei a cercare, con il giusto TEMPO...)

Pensate ai grandi musicisti classici, ai grandi pittori ed artisti: il web (che ai loro tempi neanche esisteva) è ad oggi invaso di articoli, blog, forum, video ecc, che parlano di loro, e continuano a parlarne... con milioni di link spontanei, co-citazioni, fonti autorevoli che li raccontano; pin, +1, like, e via via a coprire ogni aspetto "white hat" per il successo sul web di cui oggi tanto e ovunque si parla... Ovviamente in questo caso c'è stato TANTO TALENTO e TANTO TEMPO. E infatti, come ci dice l'immagine sopra, è uscito sulla ruota l'EPIC WIN, il colpo che fa storia e che diventa addirittura parte della cultura e della nostra vita stessa.

Come ho detto poco prima e ribadisco: non è certo il parallelismo tra me/noi e LORO che qui metto in luce o a cui voglio mirare: sarei un folle, no? (anche se ricordo che qualcun'altro, parecchio famoso, ci ha suggerito: "stay hungry, stay foolish!"). Io cerco solo di stimolare una riflessione su quel piccolo punto, in fondo al crogiuolo, in cui l'immensità e la nostra effettiva realtà possono incontrarsi ed effettivamente, a mio parere, si toccano...

Lo ripeto quasi fosse un mantra, e prima di tutto a me stesso (e cercherò di ripetermelo molto in questi prossimi giorni di vacanza): prendersi il tempo, indagare, studiare le fonti, provare a creare, riprovare a creare, pensare soluzioni alternative, riflettere sulle strategie, chiedere pareri, dialogare, saper maneggiare i punti deboli (trasformandoli dunque in forze a nostro vantaggio)...

E in tutto ciò non esiste soltanto l'azione diretta sul web. Si potrebbe ad esempio anche pensare ad un'azione off-line, di cui il web diventa poi come una sala degli specchi, una gigantesca e meravigliosa serie di riflessioni e rifrazioni che possono portarci al successo...

Io credo che dopo diversi anni di apprendistato arrivi anche il momento di provare ad imboccare la via del Maestro (in senso interiore, che è dentro ognuno di noi), di cui, almeno per quanto ho compreso fino ad esso nel mio cammino, uno dei pilastri portanti è sicuramente il TEMPO.
E riuscire ad inserire questo pilastro sotto la via che vogliamo aprirci sul web penso che potrebbe portare solo grandiosi benefici ed un'incrollabile stabilità (a prova di qualsiasi panda/pinguino terremoto!) :)

E voi che ne pensate?

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.