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E' di questi giorni la notizia che a Dicembre 2013 saranno messi in vendita i primi esemplari dei tanto attesi Google Glass (al prezzo di circa 1500 dollari), ovvero quegli "occhialini" che ci permetteranno di vivere costantemente ed in presa diretta all'interno della cosiddetta realtà aumentata.

I video di lancio promozionale di tale prodotto si stanno già diffondendo in rete; eccone qui di seguito un paio:

Sarà facile, ancora più facile e potente di adesso, condividere le nostre esperienze... Ma non vorrei che queste "strabilianti magie della tecnologia" (perchè lo sono davvero!), così permeanti ed intrusive della nostra vita, ci portassero lentamente ad un calo della vera creatività... Il mio timore è che una tecnologia così "fiabesca" ci induca a vivere nello stupore continuo dell'utilizzo tecnico, assopendo e deviandoci dalla reale attitudine creativa dell'approccio al mondo.

Occhio creativo e Inbound MarketingCiò che un poco mi preoccupa è che dimentichiamo per sempre in un cassetto i veri "occhiali creativi" a vantaggio dei più comodi e sfavillanti Google Glass. Ma questo errore, soprattutto per chi come me si occupa di realizzazione siti internet, servizi SEO e Inbound Marketing potrebbe essere addirittura un errore deleterio se non fatale per la sopravvivenza della professione stessa.
Non sto affermando che sicuramente le cose andranno in questo modo, ma solo che bisogna "stare in guardia", e sforzarsi di continuare ad utilizzare il vero pensiero creativo.
Dobbiamo riuscire a ritagliarci spazi di invenzione e di "pensiero laterale" non aumentato: guardare il mondo e gli accadimenti quotidiani in modo naturale, indossando quegli occhiali speciali ed invisibili che ri-costruiscono parti e scorci del mondo reale secondo una nuova (e personale) chiave di lettura.
Tenere il cervello allenato a collegare i fatti secondo regole diverse dal consueto, a sperimentare accostamenti sur-reali ed emozionali piuttosto che logici, ad immedesimarsi nei panni delle altrui immaginazioni, a mischiare sogni, memorie e realtà fattuali, a lavorare con le mani e con la materialità avendo in mente fini immateriali.

Aggirarsi con occhio fantasioso ed "elettivo", ricercando spunti ed appigli per dar vita demiurgica ad un nuovo possibile.
Solo in un secondo momento, utilizzare poi le potenzialità tecnologiche per dotare di "megafono" tali "moti creativi", ovvero per dare un pubblico alla nostra "opera d'arte" sperando che si diffonda viralmente.

L'inbound marketing, soprattutto, ha bisogno, secondo me, di mantenere ardente questo substrato "molto umano" e quasi "carnale" della produzione di contenuti affinchè questi siano davvero coinvolgenti ed efficaci.

Il mondo non è precostituito: dipende moltissimo dal nostro approccio e dalle regole e dai rapporti sottesi che riusciamo a mettere in luce. La complessità della realtà può essere soggetta ad infinite "interpretazioni": fornirne una nuova, interessante, curiosa e coinvolgente è un compito che, provocatoriamente ma non troppo, dobbiamo cominciare ad inserire nella scaletta giornaliera degli obblighi da svolgere :)

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

Web SkillQualche giorno fa l'IWA (International Webmaster Association, di cui per altro sono socio da diversi anni) ha comunicato la definizione dei primi 9 profili ufficiali per chi lavora in ambito web; i profili sono:
Community Manager, Web Project Manager, Web Account Manager, Frontend Web Developer, Server Side Web Developer, Web Content Specialist, Digital Strategic Planner, Web Accessibility Expert e Mobile Application Developer.
Su questo documento pdf potete leggere il dettaglio di ciascuna skill (a breve ne saranno divulgate altre).

L'intento di questa azione è sicuramente nobile: cercare di dare una classificazione ordinata, riconosciuta ufficialmente a livello europeo e condivisibile per le tipologie di impiego/lavoro che gravitano attorno al web. Anche Riccardo Esposito, in questa discussione sul suo blog "Il Webwriter diventa Web Content Specialist, secondo IWA Italy", espone qualche dubbio in merito a tale definizione per ciò che riguarda prevalentemente il suo ambito di azione (ed è possibile leggere nell'articolo anche i pareri di altri 11 webwriter oltre ai numerosi commenti postati), ed io vorrei proseguire su questo terreno della perplessità ma da un'ottica più ampia, ovvero quella dell' "essere freelance" in ambito web tout-court.

Intrecciando la mia storia professionale con le definizioni delle skill enunciate dall'IWA, io credo di rientrare sotto Frontend Web Developer... eppure ho anche discrete conoscenze in ambito di programmazione server-side (php e mysql)... eppure  negli ultimi 4 anni mi sono dedicato molto all'ambito SEO e produzione contenuti (ultimamente inbound marketing)... e poi i social media, l'user-experience, il web design... e tutto ciò che compone l'ecosistema comunicativo "via web" di un cliente a cui il freelance deve saper far fronte!

Esperto in Comunicazione Web.
Questa è forse la skill che rappresenta meglio (perchè non definisce precisamente, appunto!) cosa è e cosa fa un freelance che realizza siti internet. Si potrebbe forse dire "cosa è costretto a saper fare", perchè i clienti che cercano genericamente chi possa realizzare il loro sito in realtà cercano anche una persona che possa seguirgli la comunicazione sul web a 360° e che sappia consigliare loro strategie e modalità nuove di promozione che sfruttino le potenzialità dei sempre nuovi tools online. Ovviamente (e fortunatamente!!) esistono i collaboratori, e per azioni molto specifiche e mirate o per progetti ampi è bene che il freelance si affidi all'aiuto dei professionisti del suo network; ma nella quotidianità del lavoro - e credo che qualunque libero professionista in ambito web lo sperimenti tutti i giorni in prima persona - la necessità di competenze trasversali e inter-disciplinari sia un a-priori necessario.

Affrontare un piano completo di Comunicazione sul Web richiede al singolo professionista moltissime capacità e nozioni, tra cui:
- conoscenze tecniche elevate di html, css e possibilmente di php e database mysql;
- conoscenze in ambito di web design e ritocco fotografico;
- conoscenze delle più note piattaforme CMS [Wordpress, Joomla o Drupal];
- elevate ed aggiornate competenze SEO e delle regole che determinano il posizionamento sui motori di ricerca;
- conoscenza di tools e risorse online per le più svariate esigenze;
- conoscenza del funzionamento dei principali Social Network e di come trarne i maggiori benefici;
- conoscenze in ambito di redazione, riscrittura e creazione contenuti (inbound marketing);
- conoscenze per ciò che riguarda web e mobile;
- conoscenze di strategie marketing e web marketing;
- conoscenza di strumenti per studio di dati e statistiche.

L'elenco non è breve e ho tralasciato skill di ambito più ampio ma comunque necessarie per affrontare una "vita da freelance" (nel web, ma non solo!) nella sua globalità e in tutte le sue (tante) sfaccettature.
Ma detto ciò comunque, a mio "partigiano" parere, il mondo della comunicazione web è davvero impegnativo ma è anche veramente fantastico, creativo e collaborativo, e difficilmente riesco ad immaginare un lavoro più coinvolgente, stimolante e ricco di formazione continua :)

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

Sincerità professionaleOramai varco l'ottavo anno da freelance in questo affascinante ambito di azione che è la "SEO e Realizzazione Siti Web" (ed ultimamente, con dedizione e volontà di apprendimento, anche l'Inbound Marketing), con 130 siti realizzati e forse 300 e più professionisti e aziende che ho avuto il piacere di conoscere personalmente (tralasciando dunque tutti i contatti instaurati online). Questi numeri solo per riassumere in maniera concisa ciò che è stata la mia vita professionale dal 2005 circa ad oggi e che dunque qualche iniziale bilancio e considerazione posso cominciare a trarla... in realtà una su tutte: LA SINCERITA' PAGA SEMPRE!

Questa è una cosa che oramai ho accertato, e non c'è nulla in ambito professionale che porti i suoi frutti quanto la sincerità.

1) SINCERITA' VERSO LE RICHIESTE DI PREVENTIVO
Arrivano richieste di preventivo dal sito? Ottimo. Cerco sempre di rispondere nell'arco di 24h e soprattutto in modo trasparente: se il lavoro mi interessa e mi coinvolge cerco di farlo trasparire dal tono delle parole. E se invece il progetto richiesto è troppo complesso per me? Lo dico apertamente, non ho nulla da nascondere, e magari, se posso, suggerisco il nome di un collaboratore fidato che penso possa essere adatto per quell'incarico.
Per il progetto richiesto non ho il tempo che reputo necessario o comunque non potrei eseguirlo nei tempi richiesti? Anche in questo caso lo dico apertamente e metto subito le cose in chiaro su quelle che possono essere le mie tempistiche: se è possibile, si troverà un accordo, altrimenti amen! Ancora: il budget indicato nella richiesta è troppo basso? Educatamente espongo - magari illustrandone le motivazioni - quello che secondo me sarebbe un budget più adeguato. Rispondere in modo sincero alle richieste di preventivo è un ottimo modo di compiere "il primo passo" e il cliente, dall'altra parte, recepisce questa modalità. Più di una volta ho ricevuto risposte di complimenti ed ottenuto lavori anche molti più spostati nel tempo rispetto alla richiesta iniziale proprio per tale trasparenza.

2) SINCERITA' VERSO IL CLIENTE
Non dirò mai al cliente qualcosa di scorretto o di non vero solo perchè in qualche modo può tornar utile a me in quel momento. Metterò il cliente a conoscenza, per il massimo che posso offrire, di come secondo me è meglio procedere o agire, sia in ambito SEO che nella progettazione del sito internet; lo scambio dialogico con il cliente non deve mai venire meno, lo si deve mettere al corrente di quelle che secondo noi sono le giuste cose da fare anche se in quel momento significa andargli contro. La sincerità in questo caso può metterci al riparo da spiacevoli conseguenze future o farci nel tempo ben ricordare: "Però, quello aveva ragione...", e magari ci guadagnamo pure un buon passa-parola :)

3) SINCERITA' VERSO I COLLABORATORI
Importantissimo! Così nella vita reale come in rete, uno dei punti di forza è la collaborazione, il network tra professionisti. Io credo tantissimo in questa risorsa, in ogni ambito e ad ogni livello e la sincerità è irrinunciabile: se una "maglia" della rete non ha un rapporto sincero con le altre, la rete si sfalda... Con le persone con cui collaboro cerco di mantenere sempre fede ad un vecchio monito/consiglio: "parlare e comportarsi con gli altri come vorrei che gli altri facessero con me". Questa è la mira, a volte sicuramente sbaglio, ma anche in quel caso la sincerità di ammetterlo e la volontà di riparare possono anche rinsaldare meglio la rete! I rapporti con persone/collaboratori speciali sono uno dei beni più preziosi che possiamo sperare di costruire! Sono le colonne portanti di gran parte del nostro lavoro e devono forzatamente poggiare su fondamenta solide altrimenti al primo problema tutto si disfarrà mettendo in grave crisi lavoro e credibilità generale.

4) SINCERITA' VERSO SE STESSI
Sforzarsi di conoscersi e puntare sempre un occhio verso il nostro interno. La vita professionale, soprattutto per un freelance, si lega molto inestricabilmente anche a molti aspetti extra-lavorativi e della propria vita personale. Un pessimo cliente può rovinare la nostra produttività ma anche disturbare seriamente la nostra vita privata... Essere sinceri con se stessi significa saper dire NO quando è opportuno! Saper rifiutare un lavoro o un cliente può essere un investimento molto più proficuo del saldo che se ne otterrebbe ad accettarlo! Il benessere psico-fisico ha un alto valore e ci è necessariamente utile per lavorare al meglio con tutti gli altri clienti!


Con la sincerità si costruiscono rapporti di fiducia a tutti i livelli e la fiducia, come accennavo in un articolo di qualche giorno fa, è uno dei pilastri che smuove un buon passa-parola (perchè, in linea di massima, buoni clienti portano buoni clienti... questa è davvero una regola importante per il nostro lavoro, da sottolineare e tenere a mente costantemente), e in molti casi può risultare più determinante di un buon posizionamento sui motori di ricerca!

Perchè alla fine credo, al di là di tutto, ciò a cui aspiriamo è lavorare con professionalità, con clienti che apprezzano i nostri sforzi, con una certa tranquillità (che ci permetta di esprimerci al meglio in tutti i campi) e guadagnando il giusto, no?


5*) SINCERITA' VERSO I LETTORI DI QUESTO ARTICOLO :)
Con voi sarò sincerissimo!! A volte qualche piccola bugia sfugge pure a me :) Innocenti piccole auto-difese, senza nessuna grave conseguenza (credo... spero!) E comunque, potete starne certi, che per questo io, certamente, non mi dimetterò dal mio lavoro :)

Vi lascio con una visone davvero ironica della sincerità.. :)
"La sincerità prima di tutto" - [The Mentalist 1x16 "Rosso Come La Vendetta"]
The Mentalist - La sincerità prima di tutto

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

Affinità Elettive nella SEO e nell'Inbound MarketingParto prendendo spunto da una canzone dei Massimo Volume... ATTO DEFINITIVO, l'album è "Da Qui". (Non c'è una spiegazione precisa e razionale - o comunque sarebbe troppo lunga da riportare in questa sede - del come mai proprio questa canzone, ma fatto sta che l'idea ha cominciato a prender forma durante l'ennesimo suo ascolto...)

Da Qui... è comunque un punto fermo, una linea tracciata, un segno che scandisce e divide, almeno in due: un prima e un dopo. Racchiude in sè la svolta.

Da Qui... in poi, ai fini di recuperare un più sano approccio "con le cose del web", bisogna sforzarsi di mutare quel rapporto un pò alterato (fissazione?) con Google, i suoi prodotti e i suoi posizionamenti. Scrollarsi di dosso questa - credo tipica - deformazione professionale da SEO per aiutare la mente a pensare meglio, per spostare i ragionamenti anche su altre condizioni iniziali e principi traendone conclusioni (soluzioni) anche lontane dal nostro ambito di indagine abituale.

Da Qui... in poi è bene guardare anche oltre, Googloltrepassare in taluni casi... solo così, credo, ci si può aprire a nuovi orizzonti e percorrere vie davvero nuove per obiettivi differenti. Penso che alla fine sia un passo verso una SEO migliore (vogliamo chiamarlo inbound marketing?): distolto il pensiero dall'ossessione si è più liberi e non avere (quasi) più nulla da perdere ci permette di evolvere.

C'è bisogno di un periodo da "Atto Definitivo" per sperimentare davvero fuori dal tracciato. L' Atto Definitivo consiste nel considerarsi come estranei alle lotte interne per il posizionamento. Provare dove conduce la libertà: forse all'inizio ci si perde, si rimane nel silenzio, ma poi io immagino un nuovo modo di diffusione, altri canali, altre strategie di veicolare e d'incontrarsi... Se non si prova ad immaginare neanche un mondo alternativo, è difficile poi riuscire ad ottenerlo. Immaginiamoci già superstiti, già sopravvisuti in un mondo nuovo. Un mondo post Google-bonifica.

Fondamentalmente, in quest'ottica - ripeto, assolutamente sperimentale e provocatoria e che al momento può riguardare soltanto qualche isolato tentativo - si andrà a verificare come preventivi e richieste di lavoro possono benissimo continuare a sussistere (o addirittura aumentare?), sfruttando canali, logiche e "sensazioni" che nulla hanno a che vedere con il posizionamento organico delle nostre pagine per le keywords di interesse, o il numero di visite o il tempo di permanenza sulle nostre pagine. Si potrebbe campare benissimo (e molto bene, direi!) anche con 1 solo visitatore al giorno, se quell'unico visitatore ogni volta ci richiedesse un preventivo...

Il sito internet, all'interno di quest'ottica, diventa quasi solo puro strumento di contatto. Le strategie diventano estranee al nostro URL, ed anche esterne. Abituarsi a pensare che non si ha bisogno di essere ben posizionati è un modo per triplicarne poi l'effettiva efficacia... un pò come visitare il mondo e poi fare ritorno alla propria casa: saremo accresciuti dall'esperienza, più obiettivi, con molti più termini di paragone... guardare sempre dentro alle proprie 4 mura, al proprio orticello, alla lunga, spesso, inaridisce.

Quindi, a che cosa mirare? Cosa dobbiamo suscitare nel nostro target affinchè pensi seriamente di rivolgersi a noi? Affinchè scatti dentro di loro "un'affinità elettiva" che li faccia propendere verso di noi piuttosto che verso altri? Io credo, principalmente, questi 3/4 sentimenti/pensieri:

Sentimento di fiducia (serietà, sincerità, professionalità, conoscenza, riconoscibilità, amore verso il proprio lavoro, condivisione di interessi).

Sentimento di eticità (attenzione, altruismo, piccoli/grandi impegni sociali, umiltà, riconoscenza, verità, condivisione di emozioni).

Sicurezza del risultato (storia precedente [memoria / curriculum / case history], buon passa-parola).

Non metto "l'economicità", anche se credo molti la "accenderebbero", soprattutto in tempo di crisi... forse vedo meglio come 4°, un'idea di "giusto prezzo".

E allora: come portare le persone a riconoscere in noi queste "qualità"? Come possiamo operare esternamente al sito (con quali strumenti/strategie alternative), per veicolare contenuti (in senso ampio, di qualsiasi genere essi siano) capaci di innescare negli utenti-target tali risposte "emotive"? Sarebbe bello - e a me personalmente piacerebbe moltissimo! - avere in questa discussione il contributo di psicologi, antropologi e sociaologi.

Lo ricordo per la terza volta: soprattutto per un SEO, questo articolo vuol essere una proposta provocatoria, una possibilità aperta per provare a mettersi in gioco in altri modi e su altri piani per allenare la mente a connessioni nuove, in modo poi da imparare a maneggiare congiuntamente e in modo più raffinato, sapere tecnico e "affinità elettive"... perchè credo che quest'ultima sfera influirà sempre di più anche sul buon esito di una "call to action" spontanea.

Io sto cominciando a pensarci e a prendere confidenza con ambiti nuovi id indagine, e voi?

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

Ricadute positive di un blog aziendaleIeri ho letto questa interessantissima testimonianza di un imbianchino che ha deciso di diventare "blogger" e quindi di scrivere articoli sulla sua stessa attività, per incrementare la propria presenza online e quindi riuscire a farsi conoscere (e magari contattare!) da più persone...

La testimonianza (che invito tutti a leggere e che può essere sfruttata come esempio principe in più di un'occasione) è semplice e diretta, chiara e precisa. Diego - così si chiama l'imbianchino - è sicuramente un utente più avanzato rispetto alla media, mastica di SEO e tra le righe si intuisce che l'ambito lo interessa e lo attrae molto... ma forse lo cattura proprio perchè ne ha riscontrato i benefici sulla sua reale attività, no?

Spesso, tra noi addetti ai lavori, scriviamo articoli ed interventi che apparentemente, ad un osservatore esterno, potrebbero sembrare un pò autoreferenziali e slegati dai problemi effettivi di chi porta avanti una propria attività... e invece articoli/testimonianze come questa di Diego credo che ogni tanto facciano bene sia a noi SEO (gratificante è sapere che le nostre indicazioni danno i loro buoni frutti!), sia per altri lavoratori come Diego, che possono sentire in questo modo più vicino a sè un esempio reale e concreto e quindi decidersi a compiere lo stesso passo!

Come dicevo poco prima, secondo me Diego è particolarmente portato e si è calato in modo eccellente nell'ottica giusta e nella linea editoriale da tenere nel suo Blog, ovvero offrire contenuti di qualità, interessanti ed utili, con spiegazioni e foto, relativi ai propri interventi; attraverso la pubblicazione di tali suggerimenti e consigli sul mondo dell'imbiancatura (derivanti da un'attività più che quarantennale) e in un arco di tempo anche abbastanza breve, Diego si è procurato un notevole seguito...

Ma Diego non è certo l'unico che sta tentando questa via. Anche alcuni miei clienti, professionsiti o imprenditori di piccole e medie imprese, stanno tentando l'approccio con il blog aziendale e nonostante non siano forse al livello di Diego (anche in fatto di tempo dedicato), i loro piccoli/grandi risultati li stanno ottenendo: incremento di visite e miglioramento della posizione nei motori di ricerca per keyword di settore. Da indagare meglio, al momento, l'impatto sulle richieste di preventivo (al momento non ho dati esatti e precisi d apoter comunicare).

I blog, per continuare nella linea concreta di questo articolo, sono questi:
1. Blog See-tech: un'azienda che si occupa sul territorio di servizi legati allo spurgo dei pozzi neri, alla pulizia delle condutture e alla ricerca di perdite di gas in tubazioni di qualsiasi tipo. Un'azienda dinamica e giovane, che fa della dotazione di strumenti tecnologici altamente avanzati il suo punto forte. Da sempre appassionati anche di internet hanno deciso di sperimentare anche la via del Blog, soprattutto per avere un contatto più diretto con i propri clienti e attivare un canale mediante il quale rispondere alle loro domande e/o fornire loro piccoli aiuti per piccoli problemi domestici e quotidiani.

2. Blog Discolaser: in questo caso l'azienda si occupa di stampa cd dvd e creazione grafica delle cover e il loro principale interesse era incrementare il ranking per parole chiave secche e long tail. Al momento il blog sta dando i suoi buoni frutti... :)

Mi sono già stati richiesti negli ultimi giorni altri 3 blog da aggiungere al sito tradizionale di attività artigiane e turistiche.
La richiesta in tutti questi casi è quella dell'installazione ed allestimento del blog e di un aiuto iniziale per capire come utilizzarlo e come scrivere articoli nel modo migliore: l'aggiornamento sarà poi effettuato con risorse interne all'azienda.

Un'ultima mia considerazione: sono sicuro che coloro che decideranno di intraprendere la via del Blog Aziendale si ritroveranno nel tempo non solo un vantaggio da un punto di vista SEO, di visibilità e traffico e di incremento di richiesta preventivi, ma anche - e soprattutto - un vantaggio di immagine, di fiducia e anche mentale, derivante quest'ultimo sia da un'autoriflessione sul proprio lavoro sia dallo scambio di saperi e commenti con i propri "nuovi" utenti online! La "ragione delle mani" può, nel web 2.0, trovare un'alleta e redditizia compagna nella "ragione delle parole".

E voi,  quale esperienza avete di clienti che vi hanno manifestato la volontà di aprire un blog? E nel caso lo avessero già aperto, quali sono i risultati che stanno ottenendo?

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

(Leggi la prima parte dell'articolo sul Blog TheValentino)

Vita creativa e inbound marketing...Pollo al Curry la Ele, corsetta la mattina... troppo in forma per me di questi tempi... ma a volte, almeno per quanto mi riguarda, è invece proprio sotto stress che mi escon fuori, non si sa da dove, dei pensieri diversi, insoliti, "laterali" (vogliamo dire creativi? ...un pochino più creativi rispetto al solito? quest'ultima è accettabile direi...); insomma stamani ero proprio lì che mi si affollava la testa di pensieri, anche buffi e ironici, quando mi vedo slampeggiare d'arancione fluorescente il rettangolino di skype... "senti ti devo dire una verità".. esordiva la Ele. Azzz, ho pensato io, ...UNA VERITA'? Mica è semplice da amministrare sta' cosa ora... UNA VERITA'... evvabbè via, sò troppo curioso... "con questa storia dei contenuti, dell'Inbound Marketing... vedo il mondo in un'altra ottica... è come se mi avessero rigirato"... :)

Ma è proprio ciò che in quella mattina stava succedendo nella mia testa stressata... Forse per trovare rifugio dalla fatica una parte del mio cervello stava vagando sul mondo circostante con sguardo differente, più libero, rimescolando gli ingredienti per poterli poi rimontare sotto un'altra prospettiva, anche capovolta volendo :)

C'era quel comune intento all'opera in entrambi noi 2 di decostruire la realtà per ricomporla in modo da farle raccontare altre storie possibili... era su questo instabile piano che improvvisamente e nello stesso momento ci eravamo incontrati... e anche io penso che una certa responsabilità ce l'abbia proprio questo gran parlare di inbound marketing, di contenuti di qualità e virali, etc etc...

Secondo le neuroscienze i nostri neuroni sono un pò come dei girasoli, e in base a dove si trova il "sole" loro si rivolgono... Se il sole, nella SEO, è stato per lungo tempo "creare backlink e scalare posizioni", in background il cervello si arrovellava su quello... Oggi invece il sole si è spostato (o si sta spostando) e la mente sta cercando il suo nuovo assestamento... un assestamento puntato dritto alla realizzazione di contenuti, a come interessare il pubblico, a come poter creare un video o un ebook coinvolgenti... a come esprimere qualcosa di innovativo...

L'inbound marketing sta mutando la (mia) forma mentis (e a quanto pare anche quella di Elena, almeno!) ed è un mutamento decisamente interessante, curioso, ricco di spunti e soprattutto di "futuro". Si, l'inbound marketing è un mutamento carico di futuro, di potenzialità che ancora non scorgo ma che sento esserci, che presagisco... Non aggiungo di più per il momento, se non che, più siamo "a ballare l'inbound marketing" e più ci divertiamo :)

E tu, cosa ne pensi dell'inbound marketing? E di questo esperimento di un articolo diviso tra 2 blog?

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

Penalizzazio SEO Googlle sul sitoCredo che seriamente vi starete chiedendo se ho tutte le rotelle al posto giusto o se non sia diventato improvvisamente sadico...

Problemi e penalizzazioni come occasioni propizie da sfruttare? Ebbene si, ovviamente sto parlando per il webmaster / seo di turno... per il nostro povero cliente che si vede il sito in 10° pagina e un calo vertiginoso di traffico è soltanto un colpo al cuore e, nei casi peggiori, una pedata pronta (metaforicamente ed ironicamente parlando!) nel fondoschiena dello sventurato professionista...

Ma se il problema/penalizzazione interessa il "nostro" sito (con "nostro" intendo un indefinito numero di professionisti e agenzie che offrono servizi SEO/Inbound Marketing ai propri clienti), allora bhè, è tutto un altro paio di maniche, è proprio una bella (s)fortuna che dobbiamo però essere capaci di far girare in breve nell'occasione giusta da cogliere al volo per crescere e migliorare!

Come nella vita, così anche nella SEO le batoste ci insegnano parecchio, primariamente a come superarle... Lo diceva già Rousseau (come ci insegna Starobinski in questo bellissimo saggio), che il rimedio è nel male! La cura è in ciò che ci ha procurato la ferita... Un pò il principio omeopatico (sai che pacchia una dose di penalizzazione tutti i giorni? Dopo qualche anno ti assumono sicuro in Google! :) )

Tra lo scherzo e il faceto, andiamo avanti. E' ovvio che non piace a nessuno ricevere una penalizzazione: vediamo il nostro lavoro di anni andare in fumo, ci arrabbiamo e proviamo un senso di frustrazione e di impotenza. Ed è normalissimo che all'inizio sia così. Parlo per esperienza personale: io stesso ho ricevuto una lieve penalizzazione prima per una sovra-ottimizzazione del sito, poi sul blog perchè il CMS mi aveva creato centinaia di title e metadescription identitiche (da questa non sono ancora sicuro di esserci uscito) e fresca fresca degli ultimi giorni sembra una nuova penalizzaizone -30 per l'homepage per la chiave "siti web livorno". Non sarò in cura omeopatica ma poco ci manca!

Quindi giusto lo sconforto iniziale ma poi si deve reagire. E quindi si comincia con il documentarsi, prima su fonti che utilizziamo solitamente, poi magari, saltando di ricerca in ricerca, di link in link, ci imbattiamo in nuove risorse, leggiamo accalorati nuovi articoli su nuovi blog, dove un nostro collega espone minuziosamente e con cura il nostro stesso problema e allora, presi dal trasporto, lasciamo un commento bello ed emozionato condividendo con quella persona la nostra simile esperienza... E così forse nasce anche una nuova conoscenza, una nuova collaborazione futura! Il bisogno unisce!

Ci imbattiamo in forum pazzeschi e colmi di risorse che non ci spieghiamo come sia stato possibile neanche annusarne l'esistenza fino a quel momento... Incontriamo sul nostro cammino di ricerca autorevoli guru seo che aggiungiamo immediatamente a Twitter e a Google+ e ci chiediamo come sia stato possibile non aver conosciuto e letto i loro articoli prima d'ora, che manchevolezza imperdonabile...

Poniamo domande ancora in altri blog e forum, scarichiamo e leggiamo ebook, consultiamo risorse su Slideshare o su Youtube... bulimia di informazioni, neanche più mangiamo veramente tanto siamo colmi di byte! E così passano i giorni, leggiamo di moltissime penalizzazioni, impariamo ad interpretare i dati di Google Analytics in modo corretto e più ampio di quanto avessimo mai fatto... l'adrenalina dello sforzo sta producendo i suoi buoni frutti! Si aprono spiragli su modalità nuove di promuoversi, attraverso possibilità e strumenti in grado di darci la tanto agognata visibilità indipendentemente dal posizionamento organico del nostro sito...

E quando finalmente riusciremo a risolvere la penalizzazione e ci guarderemo allo specchio stravolti, noteremo però quei classici muscoletti da SEO allenato ben più gonfi e tonici, ci saremo rafforzati, avendo acquisito nuove conoscenze, nuovi link e magari anche nuovi amici!

Quindi, alla prossima penalizzazione non abbacchiatevi, o meglio, fatelo solo inizialmente... poi però pensate a quanto dopo sarete più forti e in grado di aiutare meglio i vostri clienti!

Termina così questo articolo semi|serio sugli effetti benefici delle penalizzazioni. Se adesso volete tirar pomodori allo schermo per sfogarvi fate pure :)

Buone penalizzazioni a tutti!

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

Il ROI di un blog aziendaleIeri vi ho parlato di quanto sia importante internet (e di quanto lo sarà sempre di più in futuro!) per qualsiasi attività, ma soprattutto di come sia fondamentale affidarsi a professionisti del settore web, competenti ed aggiornati, per ottenere un lavoro ben fatto, gradevole, ma soprattutto CHE FUNZIONI! Che sia realmente un valore aggiunto per chi ci ha investito!

Mettere su un sito che da un punto di vista puramente tecnico presenti del testo e risponda ai click è oramai quasi alla portata di tutti: con CMS sempre più semplici da installare e completi nelle funzionalità e con una vasta gamma di template disponibili, il sito base è pressochè assicurato. Ma come si posiziona da un punto di vista organico? Quanto traffico produce? Migliora o peggiora nel tempo? Quanto converte? E' stato fatto tutto il possibile affinchè l'investimento del cliente renda al massimo?

C'è uno strumento che, se utilizzato al meglio, può far pendere l'ago della bilancia al positivo per le risposte a tutte le domande che ho appena enunciato e tale strumento è il BLOG. Esattamente lo strumento che il sottoscritto sta utilizzando in questo preciso istante per veicolare e fornire contenuti a voi che state leggendo questo post. Come ogni strumento diventa potente in mani abili ma può anche rivelarsi un'arma a doppio taglio per gli inesperti. Niente di trascendentale e di impossibile da acquisire con volontà, passione e dedizione, ma guai a sottovalutarlo. Il binomio blog/social al momento attuale del web è forse, senza timore di essere smentito, l'accoppiata bomber per mirare al successo su internet! Ma si deve restare costantemente allenati, presenti a se stessi e all'obiettivo da raggiungere, informati e carichi del massimo impegno.

Io posso portare alla vostra attenzione il mio stesso caso: il mio blog è aperto da diversi anni ma solo negli ultimi 2 ho cominciato ad intensificare le pubblicazioni con una certa regolarità (1/2 a settimana; non sono un copywriter o uno che vive degli entroiti del blog e che quindi ha bisogno di scrivere almeno un articolo al giorno); il canale "SEO e Posizionamento" è sicuramente quello più seguito, anche grazie al richiamo verso i nuovi articoli che inserisco nei gruppi LinkedIn di cui faccio parte (SEO Italia e Social Media Marketing) e da cui ricevo molte visite e diversi commenti/apprezzamenti (vi raccomando di partecipare ai gruppi professionali di LinkedIn e postare i vostri contenuti... sono una vetrina eccezionale!!).

Il blog dunque lo utilizzo sia per farmi conoscere in modo più informale (con l'intento di incrementare la fiducia verso la mia persona da parte dei clienti; ...è più facile entrare in empatia con ciò che si conosce!) sia per approfondire i temi della mia professione, cercando soprattutto di non scendere troppo nel tecnico perchè la mia linea è quella di essere una risorsa fruibile per chi ha intenzione di avvicinarsi al web, realizzare un proprio sito e/o capire meglio quali azioni intraprendere per ottenere più visibilità, traffico e ritorno. Affiancare un blog al sito può aiutarvi in tutto ciò. A me ha aiutato molto, incrementando il traffico sul sito soprattutto per ricerche long-tail (molto importanti perchè la tendenza delle ricerche va verso un incremento delle parole digitate, come illustra in modo eccellente questo fantastico articolo di Gianluca Fiorelli sulla situazione search/social in italia) ma forse, ancora di più, è servito a farmi conoscere da altri professionisti del settore incentivando spesso relazioni, amicizie, network e collaborazioni. Nel mio caso, si può tranquillamente affermare, che il ROI del mio blog non consiste tanto nel guadagno di soldi, ma è piuttosto un ROI socio/professionale!

Ok, ma se invece fossi interessato ad un ROI prettamente economico? Tutto molto bello quanto detto finora eh... ma non è che si rimane un pò nell'aleatorio? Quando si passa dalla scrittura ai numeri e alle statistiche, è quantificabile esattamente il ritorno sull'investimento che un blog aziendale può produrre in fatto di denari?

Alessio Beltrami (ringrazio il TagliaBlog per avermelo fatto conoscere!) ci ha provato a quantificare il ROI di un blog aziendale e ha pubblicato un ebook in cui illustra il suo metodo di calcolo e in cui dispensa ottimi consigli e spunti, che, per chi come me si occupa di realizzazione siti web, SEO e Inbound Marketing, sono sempre oro colato per quando si ha da parlare con i clienti e bisogna convincerli della bontà di una soluzione proposta, no? :)

Vi consiglio di scaricarlo (è gratuito!) e di leggerlo (si legge benissimo ed è ben fatto).

E per voi, quale è il ROI principale del vostro blog?

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

Realizzazione siti web, web design, seo e inbound marketing Livorno e ToscanaMi chiamo Francesco Giubbilini (conosciuto sul web come Delizard) e svolgo la professione di libero professionista in ambito di creazione siti internet dal 2005, con un portfolio attuale (inizio 2013) di più di 130 siti realizzati.

Le cose, da freelance, non sono mai semplici: bisogna occuparsi giornalmente di molti lavori e tenersi costantemente aggiornati su tutte le novità che il web - a velocità siderale - propina continuamente.. e non è tanto la novità in sè a richiedere tempo, dedizione e studio, ma imparare ad utilizzarla bene e farla diventare un vantaggio per i propri clienti! Restare aggiornati è l'unico modo per offrire a chi si rivolge a noi un servizo di ottima qualità.
Come se non bastasse, avendo da sempre il piacere della scrittura, porto avanti anche questo blog tra il personale e il professionale, con articoli che mi riguardano da vicino e in maniera più informale e post che invece approfondiscono tematiche del mio lavoro, soprattutto per ciò che concerne l'ambito della SEO e, recentemente, dell'inbound marketing.
Leggere il mio blog è un modo alternativo e complementare al sito per comprendere meglio quello che faccio, quello che posso offrire e forse anche per comprendere (o meglio sentire) quale è la filosofia che fin dall'inizio illumina da dietro questa mia attività: etica professionale, fiducia, rapporto dialogico, semplicità e verità, professionalità ed attenzione ai bisogni del cliente.

Forse, nell'immaginario, Livorno potrebbe sembrare una città meno attenta di altre alla cura della presenza online e invece, almeno per la mia personale esperienza, ho sempre trovato persone molto attente, curiose e decise ad investire nel web come risorsa primaria per la promozione dei propri prodotti/servizi. Non saremo ovviamente ai livelli di Milano, ma ci difendiamo bene :) E questo è davvero importante perchè il web è decisamente il presente, ma sempre di più anche il futuro di ogni possibile campagna promozionale, sia per privati che per enti pubblici, sia per vendere un prodotto che per attirare turisti sulla costa toscana.

Le conoscenze tecnico/teorico unite ad adeguati budget possono davvero, tramite internet, far compiere una svolta a 180° a qualsiasi realtà di quasi ogni settore. Realizzare siti web in toscana è il mio principale obiettivo in quanto, risiedendo in provincia di Livorno (precisamente a Rosignano Solvay) è più semplice instaurare anche un rapporto personale diretto che è utile ed importante, ma non ovviamente fondamentale; seguo infatti anche progetti in tutte le zone di Italia e anche in Spagna, grazie alle possibilità fornite dalla tecnologia di scambio immediato di informazioni e dati e videoconferenze.

Il Web 2.0 oggi può davvero determinare il successo di un'azienda, ma se il prodotto/servizio è scarso può anche affossarla in brevissimo tempo, come è ben spiegato in questo articolo: Internet e le piccole e medie imprese: come funziona il web marketing. (Inoltre, se desiderate approfondire ed esplorare il rapporto tra economia e web potete scaricarvi questa interessante ricerca condotta in Italia dal Boston Consulting Group sul fattore internet (pdf).

Realizzare siti internet CHE FUNZIONANO, ovvero che portano al cliente un vero valore aggiunto in fatto di richieste e di conversioni, è davvero un lavoro complesso ma sicuramente entusiasmante e ricco di opportunità di conoscenza, relazioni, contatto con la frontiera più avanzata della promozione; il web design, la grafica, che è la cosa a cui più di frequente ed in modo immediato si fa attenzione è solo la punta dell'iceberg... il cuore pulsante sta da un'altra parte, anzi, da molte altri parti... l'ecosistema "presenza sul web" è un animale a molte teste e con molti cuori... se volete saperne di più o avete intenzione di dare vita ad un progetto su internet... contattatemi senza impegno! Faremo un'interessante chiaccherata :)

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

Isola di Madeira (Portogallo)L'Isola di Madeira è situata a largo del Portogallo (ma più a sud), più vicina alle Canarie che alle Azzorre. E' un isola montuosa, con pendii ripidi che arrivano fino al mare spesso formando anche incredibili strapiombi (come quello di Capo Girao di circa 500 mt.)

La parte sud è più calda, meno esposta ai venti e più uristica; la parte Nord è forse più simile alle azzorre e quasi completamente non toccata dai flussi turistici.

La vegetazione è ricchissima, quasi da foresta pluviale in alcuni punti, soprattutto a causa del clima mite (mitigato dalla corrente del golfo) e da una presenza di acqua abbondante che sgorga ovunque dalla terra formando spettacolari cascate...

Cliccando sul "read more" qui sotto, potrete leggere tutte i dettagli, informazioni su Madeira e gustarvi un bel pò di foto :)

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Django Unchained di Quentin Tarantino - LocandinaDjango Unchained, visto dopo Bastardi Senza Gloria si colloca a mio parere un paio di gradini sotto. Ci sono momenti fantastici ed esileranti (uno su tutti la diatriba sul sacco in testa tra i componenti di una banda prima dell'assalto alla piccola diligenza dei protagonisti), attori straordinari (Christoph Waltz, Leonardo Di Caprio e Smauel L. Jackson... ma forse in questo caso il secondo su tutti!), citazioni e dialoghi riuscitissimi... ma qualcosa non lega del tutto in modo perfetto per le quasi 3 ore della durata del film. Forse la trama è un pò debole, forse alcuni "punti morti" che arrestano in vari tratti l'emozione crescente, forse ancora che al buon Christoph Waltz viene assegnata una parte in cui l'abilità linguistica è la sua peculiarità principale... ma questo lo avevamo già visto nel precedente film di Tarantino. Ovviamente il mio consiglio è di andarlo a evdere, è godibilissimo, ma non così stupendamente graffiante come altri film del maestro del pulp! :)

Voto: 7-

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.

Creatività nel processo di Inbound MarketingOkey, è quasi un anno adesso che ne parliamo tutti in tutti i modi possibili.
La SEO ha attraversato la sua piccola "rivoluzione" interna: morti e feriti giacciono ancora sul campo (parlo dei siti penalizzati! Non amo molto le metafore con immagini belliche ma in questo caso si addiceva troppo bene... mi scuso comunque per l'utilizzo!) e adesso tutti conosciamo il Panda, il Penguin, l'Exact Match, che cosa si deve evitare di fare (azioni spinte di blackhat SEO) e che cosa è favorevole fare (Inbound Marketing: creazione di contenuti di valore, offerta di risorse rilevanti, puntare ad incrementare la propria Autorità, puntare sulla Fiducia e sulle Relazioni, utilizzare in modo appropriato i Social Network, offrire un'esperienza semplice, veloce, efficace ed incentrata sull'utente del nostro sito web, e puntare l'attenzione e il lavoro anche sul mobile).

Lo si può scrivere (e lo è stato fatto) in mille salse, accompagnato con ogni contorno o spezia (ecco, le metafore culinarie mi piacciono decisamente di più!), ma le ultime cose che ho elencato sono la summa dei punti nevralgici su cui dovremo concentrarci da un punto di vista SEO nel prossimo futuro.

Quindi, dando per assodato tutto ciò, a me piacerebbe, da qui in avanti, entrare più nel dettaglio di quali concetti queste azioni presuppongono e come fare a tradurli materialmente in azioni concrete, case history, elementi reali di successo.
Cosa significa che i contenuti creativi possono portare beneficio? Che cosa è creativo? E che cosa è Autorevole? Autorevolezza e Fiducia sono inestricabilmente legate o ci sono delle differenze?
Mi piacerebbe davvero, insieme a tutti gli interessati, entrare più nel merito di ogni espressione, dal generale al molto particolare e metterne in luce il suo reale valore nella concretezza della quotidianeità di chi si occupa tutti i giorni di queste problematiche.

Ad esempio, che cosa è sostanzialmente la creatività?
Wikipedia ha in merito una bella pagina: la radice sanscrita da cui tale termine nasce è KAR, e "KAR-TR" è "colui cha fa dal niente", il creatore, il demiurgo.
La definizione riportata più avanti di creatività ad opera di Poincaré è essenziale e precisa: "Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili".
Mi trova molto vicino, se per "utile" intendiamo anche un utile estetico, logico o emozionale. E' utile, a mio avviso, ciò che fa scoprire alla mente relazioni nuove prima invisibili e che generano dunque piacere di conoscenza, curiosità di approfondimento. Il surrealismo in tal senso credo abbia posto in maniera forte, rendendolo tangibile e visibile, questo nervo scoperto della creatività, questa sua essenzialità dirompente: rendere visibili e percepibili connessioni nuove e prima impensate.

Questo fatto del "prima", della conoscenza anteriore, della memoria, è davvero una fatto decisivo nella creatività: per essere veramente creativi si deve conoscere lo stato dell'arte, ciò che ci ha preceduto; bisogna mantenersi aggiornati, leggere, studiare e scandagliare il proprio ambito di ricerca il più possibile. Masticare ogni giorno le problematiche e non cessare mai di esserne affamato. Solo così poi, con l'applicazione quotidiana della mente e dello spirito a determinati argomenti, può scattare davvero la molla creativa. Anche l'allenamento a pensare "in un certo modo", ovvero ad un pensiero connettivo, relazionale, reticolare può a mio avviso incrementare la forza e la tensione creativa.

Ma come farla scaturire questa creatività e come utilizzarla in un processo di Inbound Marketing? Come metterla al servizio "di un servizio reale", che dovrà portare al cliente benefici tangibili e misurabili?
Per quanto detto prima, innanzitutto LA CONOSCENZA. Le INFORMAZIONI sono l'humus della creatività e più ne abbiamo a disposizione e più il nostro sviluppato e allenato pensiero laterale può portarci a partorire soluzioni nuove, impreviste, creative.
L'imperativo iniziale è dunque acquisire il massimo di informazioni possibili sull'attività del nostro cliente: intervista diretta, intervista a collaboratori, dipendenti, familiari, persone informate sul settore. Ricerca di fonti bibliografiche, letterarie, artistiche, giornalistiche, video su quell'argomento. Indagare la "memoria di quell'attività", la storia, come è nata, come si faceva prima, portare alla luce testimonianze. Anche la modalità di un'indagine etnografica potrebbe risultare importante.

Una volta che abbiamo a disposizione tutte le informazioni sulla nostra scrivania dobbiamo sforzarci di vederle in modo slegato, cercando di individuare una prospettiva nuova, un filo conduttore ancora invisibile che possa permetterci di CREARE una nuova storytelling, anche accostando i dati raccolti ad ambiti/concetti apparentemente molto distanti o addirittura apparentemente surreali (o perfino onirici). Tale apparente iniziale sur-realtà, se sapientemente costruita, sarà poi esperienza emozionale e coinvolgente per gli utenti, che attraverso "il racconto" comprenderanno l'unità di fondo del messaggio. E per divulgare "la nostra storia" (che prevederà una determinata nicchia di riferimento) abbiamo a disposizione il sito, il blog, i social, la creazione di video, di ebook, di gallerie fotografiche e di risorse di altro tipo, la creazione di eventi e/o la soddisfazione di alcuni bisogni.

La creatività, nell'INBOUND MARKETING, è quella scintilla in più che può renderci "conosciuti" agli occhi della nostra nicchia di utenti di riferimento per una determinata particolarità; può moltiplicare esponenzialmente la forza coinvolgente di un aspetto secondario, insolito, mai notato/divulgato prima o che avevamo sottovalutato.

E per voi, che cosa è la creatività?

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.