Costruire un rapporto di fiducia professionale

Come libero professionista (freelance) realizzo siti web dall'ormai lontano 2004, quando flash imperversava ovunque con le sue mirabolanti grafiche animate e i social networks neanche si sapeva che cosa fossero.
Da allora, in quasi 10 anni di onorata attività, di cose ne sono cambiate molte sul web, ma una cosa è rimasta fondamentalmente la stessa: il bisogno di un rapporto di fiducia.
Il tema della fiducia (trust) mi è stato sempre a cuore e a controprova di ciò che ho appena affermato c'è una pagina del mio sito espressamente dedicata a tale argomento e presente in esso fin dalla sua primissima versione (e devo dire, con un certo orgoglio, anche "scopiazzata" più di una volta da altri siti).



Ma in questi giorni sono tornato ad interrogarmi su questo aspetto della fiducia prendendo spunto dalle nostre tristi vicende parlamentari: ma voi me lo affidereste un lavoro se ogni settimana vi chiedessi di "votarmi la fiducia"? Non lavoro bene, non siete soddisfatti, consegno brutte bozze in ritardo... ma vi chiedo reiteratamente la fiducia per poter continuare ancora. Sarebbe come minimo grottesco, surreale o, ancor di più, mi prendereste per pazzo.

La fiducia non si chiede (non si elemosina!), si infonde e ci si guadagna con il tempo, soprattutto in un lavoro come il mio in cui, anche se apparentemente e superficialmente può non sembrare, ce ne vuole molta: per ottenere risultati rilevanti il cliente deve affidarsi in toto allo sviluppatore e a colui che si occuperà di promuovere la sua attività sul web.


Avete delle perplessità sul fatto che sviluppare siti internet ed occuparsi della promozione online sia un lavoro in cui la fiducia gioca un ruolo fondamentale?

Ecco alcuni esempi:
1) La procedura di acquisto di un dominio: molte persone credono che sia una cosa complicatissima e su ciò si potrebbe lucrare facilmente anche 100€ solo per il servizio di acquisto, senza contare che potremmo comprare il dominio a nome nostro, mettendo poi in difficoltà il cliente al momento che volesse staccarsi da noi per affidarsi ad altro professionista o web agency (parlo di casi toccati con mano, eh!).

2) Dati sensibili: dati personali, dell'azienda, carte di credito che mi sono state lasciate per fare acquisti relativi alla costruzione del sito, info "sensibili" sui competitor, ecc.

3) dati di login: io sono in possesso di dati di login relativi a caselle email, portali, account social e google di molti clienti;

4) in taluni casi può capitare che il lavoro di uno sviluppatore possa essere calcolato in percentuale (più spesso forse nel caso di progetti SEO) e ciò implica controllo diretto sulle prenotazioni o sull'incremento di fatturato proveniente dal web;

5) infine, in alcuni isolati e rari casi, ci sono persone che vogliono incontrarti per costruire siti "hot" o comunque di ambito borderline e quindi la riservatezza sull'identità è la minima prerogativa richiesta.

Questi solo per fare gli esempi più eclatanti che mi vengono in mente in cui la fiducia gioca un ruolo determinante.

Ma poi la Fiducia con la "F" maiuscola è anche e soprattutto nelle piccole cose, nel lavoro di routine di tutti i giorni, nella sincerità e trasparenza delle comunicazioni, nei consigli dati e non richiesti, nelle piccole accortezze gratuite, nel come ci si pone sui social network, nei forum o nei commenti agli articoli altrui: la fiducia si crea grazie ad un'attitudine verso gli altri a 360° che permea tutto l'ambito lavorativo; un ecosistema che, a mio parere, non solo fa la differenza con il cliente di turno, ma fa la differenza (importantissima!!) sul livello di qualità della nostra vita lavorativa (e dunque anche di quella extra-lavorativa!)

Trust Rules :)

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.