Freelance significa aggiornamento continuo!Essere sviluppatore web freelance e lavorare in modo autonomo nel settore che piace è veramente una cosa fantastica, ma allo stesso tempo molto impegnativa. Si lavora per moltissime ore al giorno anche perchè molte di esse sono spese in aggiornamento quotidiano (studio e letture su blog, forum, libri e siti di settore), e in azioni che hanno come finalità ultima l'auto-promozione (attività sui social, miglioramenti al proprio sito, azioni seo, ecc.).

E' un lavoro questo (parlo per esperienza personale del mio settore di sviluppo siti web e servizi seo di posizionamento sui motori di ricerca) in cui stare al passo coi tempi non è neanche abbastanza: devi prevederli, precederli in un certo senso; e vivere in una piccola realtà locale non esime da questo compito in quanto, anche il piccolo negoziante di Rosignano Marittmo (Livorno - Toscana), vuol concorrere tramite internet in modo globale (giustamente!) anche se magari il budget non è proprio adeguato e quindi si deve anche essere in gradodi trovare soluzioni alternative meno costose ma che comunque portino un certo beneficio.

E' un lavoro dove la concorrenza è enorme, soprattutto perchè tutti si improvvisano: scaricano un cms, lo installano e pensano di poter vendere siti; ...bhè, alla lunga (ma nemmeno poi tanto) si accorgeranno che non è affatto così, e soprattutto se ne accorgeranno i clienti, che hanno speso magari 300 euro per un sito improvvisato che non si adatta alle loro precise richieste e dopo poco dovranno re-investirne altri 800 per centrare l'obiettivo... Era meglio risparmiarle quelle 300 Euro e magari utilizzarle per servizi mirati e su misura di inbound marketing :)

Io non mi reputo certo un "guru" nel mio lavoro: sono una persona che lo fa con moltissimo impegno e dedizione già da sette anni circa, che cerca sempre di migliorarsi e migliorare le proprie conoscenze affinchè il cliente sia soddisfatto. Che cerca di competere globalmente per offrire servizi locali di alta qualità. E che lavoro incessantemente sempre e soltanto nell'interesse del cliente, con etica professionale e fiducia, cercando di aiutarlo per quanto possibile a raggiungere gli obiettivi che si è posto.

Saper essere un buon libero professionista non è semplice e c'è sempre da imparare:
si deve essere pronti a lavorare anche 12 ore al giorno, a saltare sabati e domeniche (o le ferie), ad imparare in modo eccellente almeno l'inglese, si deve sapere auto-promuoversi, ci si deve aggiornare quotidianamente su moltissimi campi (ad esempio: web design, programmazione web, web marketing, social media, grafica, copywriting, ecc.), si deve sapere curare il rapporto con i clienti, si deve saper reperire le giuste risorse e i bravi collaboratori per poter portare a termine progetti grandi, si deve essere coraggiosi, creativi, a volte fare scelte non facili... Ma allora perchè fare il freelance?

Ci sono almeno 4 buoni "perchè", che mi ripagano (e di tanto) di tutto questo:
- libertà assoluta da ogni imposizione o direttiva "dall'alto";
- libertà assoluta di scelta del luogo/orario di lavoro;
- lavoro creativo, stimolante, mai uguale e che ti mette in relazione con persone e realtà sempre diverse;
- possibilità di attivare progetti alternativi per se stessi.

Penso che questo ultimo fattore, ovvero di poter creare dal nulla progetti, seguirli, vederli fallire (e dunque imparare) o vederli crescere, avere la possibilità di riprovare con nuove idee, ...credo sia questa la vera spinta che anima ogni freelance da dentro: questo senso di mito poietico, di attività creativa, che ci sospinge da dentro a portare in atto possibilità...

Come noterete non ho messo tra i 4 punti elencati quello relativo al guadagno. Molti pensano che essere freelance significhi portare a casa molti più soldi rispetto ad una persona che fa un lavoro da dipendente: questo non è assoluatmente vero, anzi. Se si pensa che il libero professionista deve versarsi i contributi in autonomia, non ha ferie pagate nè malattie, io sono convinto che in media, la stragrande maggioranza dei freelance abbia un guadagno netto inferiore alla media dei dipendenti.
Ma questo non mi interessa poi tanto: viva la libera professione! :)


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