Ho già utilizzato nel post 23 della rubrica WebTips la seguente frase di Kelvin Newman (founder of BrightonSEO):

"It's not about optimising your website for search engines, it's about optimising your business for search engine".

E' una fase che mi ha subito attirato, che mi è rimasta appiccicata addosso e me la sono appuntata, lasciandola decantare come un buon vino d'annata, assaporandola dopo averle dato il tempo di ossigenarsi tra i miei pensieri ed esperienze.

Un colpo di fulmine non si riesce ad analizzare mentre accade, in quel momento si vive; poi, posizionandosi ad una certa distanza si riesce a trarne fuori anche un nutrimento buono per la razionalità.

In questa frase dunque si racchiude a mio parere l'essenza di quella che deve essere l'origine di un processo di inbound marketing.



Inbound Marketing e l'ottimizzazione del business per i motori di ricerca

E' l'azienda stessa, il nostro business reale, che deve in primis intraprendere un processo di "ottimizzazione" per i motori di ricerca... ma che cosa significa questo? Significa che la "fortuna" sul web (posizionamento, popolarità, link, conversioni, ecc.) sono una conseguenza di come ci si muove in origine sul piano delle nostre attività lavorative reali.

Stiamo attuando nel concreto un processo lavorativo del nostro servizio/prodotto che si adatti e si presti ad essere "webbato"? (neologismo appena creato - credo orribile - con il quale voglio riferirmi all'insieme di tutte quelle pratiche di diffusione del nostro business sul web: link, apprezzamenti, condivisioni, segnalazioni, articoli su blog, ecc.).

Siamo capaci di aggiungere alla nostra attività anche un metadiscorso su di essa, capace di produrre contenuti ma anche di stimolare l'esterno a produrli?
Riflettere sul proprio operato creando contenuti su di esso. Produco (contenuti) dunque (per google) sono!

Ma non solo: fornisco opportunità ad altri di produrre contenuti su di me?
Anche in questo caso sarò sicuramente un'entità (termine non casuale) sulla/attorno alla quale si attiveranno relazioni e per la quale Google avrà dunque considerazione.

Il passaggio a cui allude quella frase iniziale è fondante ed ontologico: si passa da un'attenzione posta al web per il web, ad una che ci dice di privilegiare in primis il nostro modo di (pro)porci nel reale in modo da incentivare poi una serie di azioni/effetti sulla rete.

Ma che cosa significa in concreto ottimizzare un business per i motori di ricerca?
Come ho già detto, si tratta sostanzialmente di renderlo (auto)raccontabile; storytelling (o meglio, storysharing) inteso in senso ampio, con modalità e strumenti differenti che trovino poi comunque tutti nel web una loro "seconda vita" digitale che vada anche al di là, come valore intrinseco di senso ed estrinseco di promozione, a quello posseduto all'interno del quadro iniziale in cui erano stati (auto)concepiti.

L'esempio più semplice che mi viene in mente è la creazione di un evento.
Creare un evento a cui parteciperanno diverse persone innescherà una produzione di materiale* sia da parte dell'azienda stessa che soprattutto da parte dei partecipanti che in qualche modo, tramite la presenza e la connessione online in qualità di "autori" (social ovviamente, ma anche blog), determinerà sulla rete un certo rumors attorno al business soggetto/oggetto al tempo stesso dell'evento.

Più dunque saremo bravi ad inventare con creatività momenti reali che faranno parlare di noi, che stimoleranno le persone a citarci, e più la nostra "entità" web (...forse quasi un avatar a questo punto?) ne ricaverà un fermento positivo che a sua volta produrrà benefici sulla nostra attività reale. Il cerchio si chiude.

Nel paradigma precedente, in un certo senso, si partiva dal sito per tornare ad esso. Adesso si parte dal business reale per tornare ad esso sfruttando la presenza e le relazioni tra le persone sul web.

 

Conclusioni?
La questione è stata qui trattata con un approccio decisamente filosofico ed ancora in nuce, anche per me medesimo. Dunque un campo ancora tutto da esplorare e da comprendere in profondità per cercare poi di metterlo in pratica nel migliore dei modi possibili.

Anche voi cogliete nella frase iniziale un cambiamento epocale come quello che ho cercato di discrevere?
Sarei felice di ragionare con voi su questo aspetto e raccogliere nuovi spunti....



* materiale è inteso qui in senso ampio e onnicomprensivo: dal passa-parola tra due amici su facebook, ad articoli su blog, a foto e riprese video pubblicate sui vari social, a rivisitazioni, racconti, statistiche, documentazioni, ecc. Ogni persona arricchisce poi con il suo bagaglio personale l'oggetto e quindi proprio in quel senso ho accennato ad un valore intrinseco dello stesso che si modifica e acquisisce nuove e svariate valenze.

GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.