SEO: Site Experience OptimizationPer chi si occupa di SEO e Posizionamento del sito sui motori di ricerca forse condivide con me, da qualche tempo, un certo sentimento di inadeguatezza di questo termine (SEO) a descrivere veramente quello che è diventato oggi tutto l'insieme di attività che tale acronimo va a comprendere sotto di sé.

SEO: Search Engine Optimization.
Ottimizzazione per i motori di ricerca. A ripetere queste tre parole ascoltandone l'eco "...per i motori di ricerca", esse mi ritornano veramente come qualcosa di lontano, che va a perdersi poi nel frastuono molto più attuale dei rumori "sociali" (e più umani).

Io parlo di tendenza, provo di precorrere un pochino i tempi, in modo da cercare di essere già sopra le nuvole quando si scatenerà la tempesta (e alcune avvisaglie in lontananza già si sono viste, vedi gli ultimi Update di Google).

Il mio lavoro sta cambiando, il terreno su cui si applica (il web) sta evolvendo e quindi il primo e più importante lavoro devo farlo su me stesso: è fondamentale (e ri-fondante) che riesca a comprendere ed interiorizzare nuovi paradigmi sui quali basare le mie strategie SEO, e questo è un passo a mio avviso fondamentale, perché solo una volta raggiunta davvero questa nuova consapevolezza potrò cercare di "insegnarla", di coinvolgere in essa anche il mio cliente, la cui attiva partecipazione a questo nuovo processo SEO reputo di necessaria e vitale importanza.

Ma tale nuovo processo SEO, volendone mantenere invariato l'acronimo - così oramai conosciuto e condiviso - deve però a mio avviso cambiare, oltre che nella sostanza, anche nelle parole che descrivono tale sostanza, e quindi una possibile scelta potrebbe essere quella di Site Experience Optimization; ovviamente questa è la mia proposta, è modificabile e negoziabile, ma il sasso che sto cercando di lanciare è comunque quello di trovare insieme una nuova dicitura che sottolinei con indubbia forza che questo tipo di lavoro è cambiato, è diverso, è più complesso, si dirige più alle persone che ai motori di ricerca; quindi non un semplice cambio di nome per non far cambiare nulla (come spesso fanno i nostri "cari" politici nei confronti del nome del loro partito), ma un cambio sostanziale che inneschi anche nel cliente la possibilità di un approccio e una prospettiva immediatamente diversa (…che ancora chiede le metakeywords e i testi nascosti per posizionare il sito...! Ma facendo autocritica tali richieste sono anche un po’ colpa "nostra", che continuiamo a parlare di "search engine" rendendo quindi distante, tecnico e puramente informatico tale concetto per i non addetti ai lavori).

Perché dunque ho scelto Site Experience Optimization?

Innanzitutto la parola Experience (al posto di Engine): una parola che rimanda più a un livello "sociale", reale ed umano delle connessioni, della rete.
Portare l'esperienza sul web, la propria esperienza sul proprio sito, è portare comunque qualcosa di unico, che ci contraddistingue e non ha uguali. L'esperienza è sapere ed emozione, è conoscenza e condivisione (l'isolamento assoluto non porta a nulla di buono, come bene insegna "Into The Wild"); l'esperienza diventa qualcosa di fenomenale (e virale) quando è condivisa e condividerla sul web significa ad esempio scrivere e mantenere un proprio blog, partecipare a dibattiti virtuali su portali e/o forum, significa utilizzare i social per apportare contributi emozionali, fotografici e/o video.
Tutto ciò renderà unici i nostri contenuti sul web.

Ci sono poi gli altri due termini "minori" (anche se non troppo) ovvero "Site" e "Optimization" (quest'ultima è dunque l'unica a rimanere invariata, ed è il termine che riguarda più da vicino il compito "tecnico" del consulente SEO).

Il termine Experience deve essere in questo contesto affiancato a "Site" per sottolineare che comunque stiamo parlando di "esperienze riportate sul web, di presenza web" (ed infatti, a livello strettamente concettuale, penso sarebbe stato più appropriato "Web Presence Experience Optimization", ma in questo modo si perdeva la continuità con l'acronimo SEO e dunque ho inserito il termine "Site" al posto di "Web Presence"; Site è ovviamente inteso in senso allargato, a tutto ciò che gira intorno e contribuisce al successo del sito web strettamente inteso; ma forse questo è il termine più debole della triade e si potrebbe pensare di sostituirlo con uno più azzeccato!).

Ma tali esperienze riportate sul web devono comunque essere strutturate e Ottimizzate: non si possono riversare contenuti "a casaccio", un po’ qui un po’ là, senza un'adeguata rivisitazione e costruzione di senso, senza una Strategia (altra termine su cui forse varrebbe la pena soffermarsi più a lungo) che diriga e sostenga dall'interno tutta questa immissione di "Sé" nel web, che deve comunque avere lo scopo finale di rendere competitivo il sito internet del cliente per il settore che gli interessa.
E quindi qui (Optimization) entrano in gioco le conoscenze puramente tecniche del SEO, quell'insieme di nozioni importanti che il professionista deve avere in merito al fatto di rendere tali contenuti comunque "engine friendly", graditi (ma non troppo!) ai motori di ricerca, e quindi regole di redazione dei contenuti, del design, della programmazione, dell'ottimizzazione dei profili e della mappe, regole sull’utilizzo dei vari social, eccetera eccetera...

Ho dunque cercato in questo articolo di sintetizzare alcune mie personali riflessioni sul limite attuale (e futuro) della dicitura "Search Engine Optimization" e ho provato a fornire quindi una mia personale proposta alternativa - Site Experience Optimization - che tenga conto del fatto, a mio avviso imprescindibile, che per avere successo su internet si debba uscirne per poi rientrarvi, portando "dentro" contenuti esperienziali nuovi e creativi, utilizzando i giusti strumenti nel modo adeguato e tecnicamente in maniera più ottimale possibile.

Questa è la mia personale proposta; attendo le vostre :)

! AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO DEL 4 DICEMBRE 2012
Potrebbe non essere da escludere anche una seconda proposta di SEO come  SITE ECOSYSTEM OPTIMIZATION, ovvero l'ottimizzazione dell'intero ecosistema-sito inteso anche in questo caso in modo ampio e non certo strettamente alle pagine che compongono il sito internet di riferimento. Questa "ampiezza" - e allo stesso tempo l'interconnessione tra i vari elementi all'interno di essa - a cui tale proposta vuole alludere, ce la indica la stessa definizione  del concetto di Ecosistema (da wikipedia):
"Un ecosistema è una porzione di biosfera delimitata naturalmente, cioè l'insieme di organismi animali e vegetali che interagiscono tra loro e con l'ambiente che li circonda."

E ancora, entrando più nel dettaglio:
"Ogni ecosistema è costituito da una comunità di organismi ed elementi non viventi con il quale si vengono a creare delle interazioni reciproche in equilibrio dinamico. Un ecosistema viene definito come un sistema aperto, con struttura e funzione caratteristica determinata da:
- Flusso di energia;
- Circolazione di materia tra componente biotica e abiotica.

Gli ecosistemi presentano quattro caratteristiche comuni:
- sono sistemi aperti;
- sono strutture interconnesse con altri ecosistemi;
- tendono a raggiungere e a mantenere nel tempo una certa stabilità;
- sono sempre formati da una componente abiotica e da una componente biotica.

La componente abiotica è costituita dagli elementi non viventi, dai composti organici e inorganici e da fattori climatici. La componente biotica è costituita da organismi animali e vegetali; si possono distinguere tre diverse categorie: i produttori primari, i consumatori, e i decompositori."

Vi invito dunque a provare a ragionare sul concetto di Ecosistema e ad uscire dalla metafora biologica per applicarlo all'ambito SEO: ottimizzare al meglio possibile l'esperienza dell'utente attraverso l'ecosistema web (sito [responsive] + blog + social + ecc.) del cliente; strutturarlo, ottimizzarlo, interconnetterlo, divulgarlo, studiarlo, migliorarlo...

La nuova tendenza che vorrei far emergere è comunque sempre la stessa: con l'evoluzione dei motori di ricerca (primariamente Google) la SEO deve, secondo me, aggiornarsi anche nella sua stessa espressione, non mettendo più al centro dell'attenzione "il motore di riecrca" (search engine), ma le persone e i loro ecosistemi!

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