SEO HopeOggi, seguendo i commenti all'articolo giornaliero sul TagliaBlog, ho imparato che anche firmare un proprio commento (sia anch'esso ben scritto ed eccellente!) con una parola del tipo "siti web" o "web designer toscana" è rischioso; Google potrebbe penalizzare questa scelta.
E quindi, ovviamente, ritenendo la fonte di questa notizia molto attendibile, da qui in avanti io firmerò i miei commenti con il mio nome/cognome (consigliato!) o al massimo con il mio "aKa" Delizard. Questa è una solenna promessa e un vero pentimento per le mie passate anchor text: spero che Google stia leggendo :)

Questo credo che si inquadri nella via che Google ha aperto da qualche tempo e che sta tentando di perseguire:
lotta senza paura ai "furbetti del quartiere (web)"!

Stai commentando il post di un blog?
Devi firmarti con il tuo nome e cognome perchè in quel momento sei una persona/autore che dopo aver letto il pensiero di un'altra persona/autore, scrive il proprio.

Hai realizzato un sito ed inserisci nel footer il link al tuo sito come designer o sviluppatore?
Bhè, quel link nel footer già da tempo è privo di efficacia; se ne accumuli troppi, con anchor text sempre prescelte e sopraffine, allora diventi sospetto e rischi la penalizzazione.

Cerchi qualche link semplice, ad esempio in siti di bookmark?
Fai molta attenzione, perchè i siti di bookmark, anche i più rinomati (vedi Digg), sono diventati un covo di spam e stanno perdendo sempre più la loro autorevolezza...

Vuoi dunque provare a fare linkbuilding con i social?
Sappi che nel 90% dei casi sono link "noFollow".

Scambio link?
Non ci pensare neanche lontanamente...

Sovra-ottimizzazione SEO on-page?
ahi, ahi, ahi...

Mi viene così in mente una frase di una canzone dei Massimo Volume che dice:
"Io so che in certi casi é meglio non fare troppi movimenti... perché si va a fondo più lentamente".

Dunque, pochi movimenti e che siano quelli giusti.
Siamo in una sabbia-mobile-seo, una melma ancora non ben distinta in cui poche certezze possono salvarci dal disastro: è semplice, adesso, perdere tutto ciò che di buono (e lecito, in base alle regole del gioco in vigore fino a pochi giorni fa!) ci siamo guadagnati sul campo negli anni passati; e così non resta che appigliarsi a ciò che già sappiamo assolutamente non ci tradirà:
qualità dei contenuti, originali e ben scritti; aggiornamenti/news continui; creatività; attività di blogging e social; mettere in evidenza la nostra persona e la nostra attività in qualità di autore; offrire risorse di qualità; affidarsi a quelle pochissime directory e/o siti bookmark riconosciuti come autorevoli...
Ma tutto ciò, forse, potrebbe non bastare: non tutti siamo "guru" e ancora non si è capito bene se Google comprenda anche questo e in che modo lo valuti... Terrà anche conto dei problemi familiari o fisici? Come mai ieri non ero connesso a Google+? Penalizzato!
In tutto ciò...

IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO (nella SEO)...


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