Transmedia Storytelling ovvero Essere (con successo) su internet!
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Transmedia Storytelling ovvero Essere (con successo) su internet!

Partiamo dalla definizione di transmedia storytelling, che forse può non essere per tutti così scontata; la prendo dall’eBook “Transmedia Storytelling. Raccontarsi oltre il racconto“, realizzato da Claudio Branca di storyfactory.it:

“Il Transmedia Storytelling è quindi la costruzione di un’unica narrazione, attraverso diversi media, che a ogni passaggio evolve l’esperienza del suo lettore, sfruttando le specificità e le unicità di ciascun mezzo.
Lo scopo è quello di generare una narrazione totale, immersiva e coinvolgente, attraverso la gestione strategica di media diversificati, per raggiungere obiettivi e pubblici diversificati.”

La narrazione è qualcosa che ci appartiene da tempo immemore, dagli albori delle prime civiltà e ancor prima. Il cervello si è formato nella costruzione di senso e interagendo con le storie: prima racconti orali/gestuali di tramando di memorie, avvenimenti, spiritualità e saperi, poi immagini (disegni) e testi scritti (da cui la nascita del sapere e della cultura intese in senso moderno). Infine, negli ultimi anni (se rapporato alla storia umana) la narrazione filmica, il video.

La nostra stessa entità umana ama, si interessa, vibra e risuona difronte (immersa) alle (nelle) narrazioni.

Oggi, nella nostra quotidiana contemporaneità, siamo continuamente immersi in un flusso di storie che ci vengono proposte attraverso tutti questi supporti insieme: oralità, scrittura, gestualità, fotografia e video (digitali) si mescolano frammentati in un flusso trans-mediatico globale. Donargli SENSO (uno tra molti) è la missione costruttivista di ogni singolo individuo. Allo stesso modo questa dovrebbe essere la MISSION di una pagina web che voglia affrontare multi-dimensionalmente un determinato argomento: costruirlo e sgomitolarlo trans-medialmente per offrire al lettore/consumatore un nuovo SENSO compiuto su quel determinato oggetto. La sola scrittura, in quest’epoca, non basta più. Ontologicamente richiediamo una differenza (complementare) di informazioni che provenga da più mezzi.
La pagina web deve essere un ricco crogiolo trans-mediatico per ambire al riconoscimento del pubblico (e dei motori di ricerca) come RISORSA UTILE, INTERESSANTE, COMPLETA E MERITEVOLE DI ATTENZIONE.

I 4 punti essenziali del transmedia storytelling.

Sulla falsariga di Claudio Branca io vedo come aspetti cruciali del transmedia storytelling i 4 seguenti:

  1. la coerenza/complementarietà
    Ogni frammento mediale deve essere coerente con il resto ed aggiungere senso alla totalità dell’informazione che vogliamo comunicare.
  2. [singolarità nella] molteplicità
    La non-unicità del mezzo utilizzato. Un’informazione veicolata solo tramite testo non è trans-mediale. Occorrono almeno due mezzi differenti; ma in tale molteplicità devo poter essere in grado di cogliere il senso (o almeno una parte di esso) anche nella singolarità, ovvero scegliendo di fruire di una sola parte di contenuto.
  3. emozionalità/empatia
    Parliamo sempre di “storytelling”, di narrazione, di racconto; il pathos deve essere presente ed intessersi con il contenuto informativo altrimenti l’empatia nel fruitore rischia di non scattare e abbandonando/dimenticando il messaggio.
  4. massima condivisibilità
    La molteplicità dei media implicati nella costruzione della storia permette di massimizzare le possibilità di condivisione. Il pubblico immerso nella narrazione la farà emergere ad altre persone grazie a alla possibilità di sharare – sulle piattaforme sociali preferite – porzioni di testo, video, foto, slide, documenti, audio, infografiche, recensioni, widget, ecc. Il transmedia storytelling è anche tecnologicamente social friendly! (Infatti si parla anche di transmedia storysharing).

 

Il Transmedia Storytelling per il tuo sito web

Ecco dunque perchè è così importante essere capaci di fare transmedia storytelling sul proprio sito web. Creare contenuti transmediali non è un obbligo e non sempre è necessario, ma se volete creare pagine ad alto coinvolgimento sia emotivo che informativo, che piacciano agli utenti ma anche ai motori di ricerca e che abbiano buone possibilità di venire condivise, il mio consiglio è di progettare e costruire rich (transmedia)content.

Ho inserito questo articolo nella categoria inbound marketing ma avrebbe comunque trovato una sua appropriata collocazione anche nelle altre. La SEO può essere detrminante nell’opera di costruzione di un contenuto transmediale e nel web marketing turistico questa tipologia di contenuto può davvero risultare vincente in quanto il turismo è per antonomasia uno dei settori in cui il coinvolgimento emotivo, la molteplicità e la condivisibilità la fanno veramente da padroni. Scriverò un articolo dedicato su questo.

E voi come costruite i vostri contenuti? Sfruttate la forza del transmedia storytelling o preferite contenuti mono-mediateci e più uniformi?

 


Delizard – Francesco Giubbilini

Delizard - Digital marketing Coach - Siti Web - Web Marketing Turistico

DIGITAL MARKETING COACH | SEO | WEB MARKETING TURISTICO | REALIZZAZIONE SITI WEB
Da più di 10 anni mi occupo di promuovere professionisti e aziende sul web.
Inbound Marketing, SEO e Web Marketing Turistico sono i tre cardini attorno ai quali oggi ruota il mio lavoro.
La mia missione è creare insieme a te un’ecosistema digitale che funzioni e soprattutto che converta.

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